La recente Riforma Doganale ha ampliato il catalogo dei reati presupposto: contrabbando e accise sotto una nuova luce!

Importanti novità per tutte le aziende che operano nel settore dell’import/export extra UE, specialmente per chi si occupa di beni soggetti ad accisecome prodotti energetici, alcolici e tabacchi. Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 141/2024, la Riforma Doganale introduce significativi aggiornamenti normativi che vale la pena conoscere a fondo per evitare sanzioni pesanti a carico dell’ente e problematiche penali per il suo legale rappresentate. 

Nuovo Catalogo dei Reati Presupposto

È stato abrogato il D.P.R 43/1973  e sono state apportate le seguenti modifiche al catalogo dei reati presupposto di cui al alD.lgs. 231/2001: 

  • Reati di contrabbando, già presenti in parte, oggi rivisitati e integrati. 
  • Reati in materia di accise, disciplinati dal D.Lgs. 504/1995, un tema del tutto nuovo che richiede particolare attenzione per chi produce o commercializza prodotti soggetti ad accise. 

Cosa cambia per le aziende?

La lista dei rischi si amplia e così anche il quadro sanzionatorio. La sanzione pecuniaria fino a 400 quote, prima legata ai soli diritti di confine, si estenderà alle accise quando la violazione supera i 100K euro. E non finisce qui: anche le sanzioni di interdizione all’esercizio dell’attività e la sospensione/revoca delle autorizzazioni diventano realtà quando l’importo contestato supera la stessa soglia. 

Cosa fare per essere pronti? 

Un’attenta revisione dei processi aziendali e il coordinamento con consulenti esperti sono ora più che mai indispensabili per operare in conformità e prevenire implicazioni legali di vaste proporzioni. 

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